Nata nel 1995 a Roma, è una giornalista e scrittrice italiana. Dal 2014 al 2018 frequenta economia Internazionale all’Università Bocconi di Milano, da cui interrompe gli studi a sei esami dal conseguimento della laurea triennale.
Nel 2015 ha iniziato a collaborare come inviata e reporter con Vice; successivamente inizia a lavorare con Michele Santoro a Servizio pubblico su LA7, dove diventa giornalista professionista. Nel corso degli anni ha collaborato con Vanity Fair, L’Espresso, la Raie Will Media, e ha lavorato nella redazione di Otto e mezzo su LA7.
Dal novembre 2019 entra a far parte della redazione de Il Foglio. Nel 2020 esce per Huffington Post Polvere, podcast sull’omicidio di Marta Russo in collaborazione con Chiara Lalli. Nel maggio del 2021 la serie audio diventa anche un libro, Polvere: Il caso Marta Russo, edito da Arnoldo Mondadori Editore Strade Blu.
Dal 10 gennaio 2022 diventa autrice e voce di un nuovo podcast, Stories, di Chora Media, che racconta ogni giorno storie dal mondo.
Kateryna ha 28 anni, ha fatto la modella, ha amici sparsi per l’Europa e all’inizio del 2022 spera che in Ucraina scoppi la guerra: «Non sono così vile da augurarmi di vivere sotto il ricatto di Vladimir Putin per anni, contando sul fatto che il compito di affrontarlo spetti poi a un’altra generazione invece che alla mia». Oggi Kateryna è un soldato. Assim ha 23 anni, studia Ingegneria aerospaziale all’università di Teheran e dal giorno in cui Mahsa Amini è morta, il 16 settembre 2022, con il suo gruppo ha cominciato a scrivere il nome di Mahsa nei bagni delle università e nei vagoni dei treni: «Non sapevamo a cosa stessimo dando inizio». Nabila è una campionessa di kick boxing, è lesbica ed è una conservatrice fedele alla Repubblica islamica, ma come molte donne religiose considera il caso di una ragazza fermata in una stazione della metro per un velo malmesso e riconsegnata cadavere pochi giorni dopo alla famiglia «un’onta collettiva e un’enormità contro Dio». Zarifa è cresciuta con l’idea che da grande avrebbe fatto politica ed è diventata adulta in un Afghanistan dove era possibile, dopo il 2001 e prima del 2021. Appartiene alla generazione che ha immaginato e poi iniziato a costruire la propria vita su presupposti incompatibili con i codici degli integralisti, quella che oggi si rifiuta di considerare il movimento dei talebani, «che esiste da meno tempo dei telefoni cellulari, che in tutto ha controllato il paese per sette anni non consecutivi», il proprio destino. Kateryna, Assim, Nabila e Zarifa sono solo alcuni dei protagonisti di questo viaggio. Cecilia Sala li ha seguiti alle feste e tra le bombe. Il risultato è un racconto corale, straziante, verissimo, che ci mostra in presa diretta «tre incendi che bruciano il mondo» e lo sconvolgono oltre i confini dei paesi in cui sono divampati.