Data 31 agosto 2024
Orario dalle 18.45 alle 19.15
Luogo Ex Pretura Regia • Pula
Vanessa Roggeri, 37 anni, è nata e cresciuta a Cagliari, dove ha conseguito la laurea in Relazioni Internazionali.
Si descrive come una sarda nuragica, profondamente legata alla sua isola, aspra e coriacea, ma anche fiera e indomita.
La sua passione per la scrittura è nata grazie alle favole e leggende sarde che la nonna le raccontava, intrecciate con le proprie memorie d’infanzia.
Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa, hanno alimentato in lei il gusto per la narrazione e il desiderio di mantenere vivo il legame con un passato ormai perduto.
Vanessa Roggeri ha dato vita a una storia familiare di ambizione e passioni sullo sfondo dell’Italia fascista. Il racconto emozionante e vivido delle vie oscure che può seguire il desiderio di riscatto sociale.
Cagliari, 1928. Segnato da un’infanzia di stenti e privazioni, Antino è un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia. Asmara, però, non è la creatura insignificante che Antino crede, e quando il ragazzo se ne renderà conto, sarà ormai troppo tardi.